Un viaggio gastronomico in 5 tappe

Mangiare è uno dei piaceri della vita, non c’è che dire e in Valle d’Itria in questo non siamo sicuramente secondi a nessuno! Una piccola raccomandazione, non fare l’errore di rifiutare un assaggio o di non assaporare come meritano i piatti che ti saranno proposti.

L’itinerario gastronomico che ti proponiamo ti permetterà di assaporare alcune eccellenze della gastronomia locale, scoprendo ogni giorno luoghi affascinanti e sapori avvolgenti.

Vogliamo essere onesti con te. Il tour gastronomico consiste in una selezione di specialità veramente tradizionali, quelli che ricordano i pasti lunghi e pigri delle famiglie del sud e quasi sicuramente ti stuzzicherà, ti farà venire l’acquolina in bocca e finirai per riprogrammare il tuo itinerario.

Giorno 1 #Alberobello e le orecchiette con le braciole

Il nostro tour ha inizio da Alberobello, la città dei trulli per antonomasia, dove puoi gustare le famose orecchiette al ragù di braciole. Piatto saporito e sostanzioso, è per eccellenza il piatto della domenica, capita non di rado infatti di sentirne l’odore irresistibile passeggiando la domenica mattina per i vicoli dei nostri borghi. Una piccola precisazione: le braciole pugliesi sono involtini di carne ripieni di prezzemolo, aglio e formaggio cotti lentamente nel sugo di pomodoro. Il sugo si utilizza per condire le orecchiette mentre le braciole si mangiano come secondo piatto, insomma un’unica ricetta per due portate, questa è saggezza contadina!

Per gustare al meglio questo piatto ti consigliamo La Cantina, un ottimo ristorante, dall’atmosfera intima situato in un’ ex cantina dell’800. Dopo un pranzo del genere, una passeggiata nella zona monumentale può essere un toccasana per digerire! Se invece non sei ancora completamente soddisfatto e soprattutto sei amante del vino ti suggeriamo una visita al Museo del Vino di Alberobello e alla Cantina Albea per una degustazione. Il museo è collocato negli ampi spazi del piano superiore della cantina ed è un tributo alla cultura enologica ed agricola di questo territorio.

Giorno 2 #Dai gnumeredd di Locorotondo al capocollo di Martina Franca

Da Alberobello ci spostiamo a Locorotondo, dove assaporare il piatto tipico di questo borgo rotondo: i ‘gnummeredd suffuchet’! Lo sappiamo, da pronunciare è difficilissimo, ma altro non sono che involtini di trippa cotti lentamente nel sugo, ecco perché sono definiti ‘suffuchet’ (= soffocati).

Per essere ancora più precisi si tratta di involtini di interiora (fegato, polmone e rognone in budella) stretti all’interno del budello di agnelli oppure di capretti, delle dimensioni di circa 5 centimetri. E’ certamente un piatto per gourmand alla ricerca di sapori forti. Se rientri in questa definizione ti consigliamo di far tappa a U’ Curdunn, un delizioso ristorante del centro storico, dove la tradizione la fa da padrone.

Dopo una passeggiata sul lungomare di Locorotondo, prosegui verso Martina Franca, ma prima di arrivare, inoltrati nella campagna e raggiungi una tappa imperdibile per gli amanti del vino: la cantina I Pastini. Sarai accolto con garbo ed eleganza da un membro della famiglia Carparelli che ti condurrà a visitare i vigneti, l’antica masseria e infine a degustare i loro vini in una cornice suggestiva.

A questo punto puoi raggiungere Martina Franca, patria del capocollo, per alcuni considerato la quintessenza dell’abilità dei macellai martinesi, capace di racchiudere in sè tutto l’aroma inconfondibile dei boschi di quercia e dell’aria frizzantina della Valle D’Itria. Il capocollo è senz’altro uno dei prodotti da assaggiare, all’interno di un panino o da solo per apprezzare il suo sapore e i suoi aromi. Noi ti consigliamo Divino Vineria, un’enoteca con ristorante, situata alle porte di Martina Franca. E’ il posto ideale sia per un aperitivo sia per una cenetta. L’ambiente informale e rilassato e la splendida terrazza con affaccio sulla Valle d’Itria, rendono questo posto il luogo ideale dove concludere una giornata a zonzo. Consigliati anche gli straccetti di capocollo e il tagliere di salumi. 

Giorno 3 #Dai fornelli pronti di Cisternino ai biscotti di Ceglie Messapica

L’ultimo giorno del nostro tour gastronomico non poteva che essere dedicato alle protagoniste assolute della Valle d’Itria: le bombette, che altro non sono che involtini di carne farciti con formaggio, alle volte anche prosciutto e arrotolati nella pancetta, cotti sulla brace.

Queste prelibatezze locali si trovano in tutti i comuni della Valle ma, negli anni, Cisternino, grazie alla sua tradizione del “fornello pronto” all’interno delle macellerie è diventato il luogo migliore dove degustare le bombette.

Ma facciamo un passo indietro, con l’espressione fornelli pronti si intendono quelle macellerie che, possedendo un forno a legna, la sera si trasformano in bracerie, spesso spartane con tovaglie di carta e vino della casa. Puoi scegliere direttamente al banco della carne ciò che desideri e ti verrà servito cotto ‘al fornello’ direttamente a tavola.

Per gustare al meglio le bombette ti consigliamo la rosticceria L’Antico Borgo, un locale semplice e caratteristico nel cuore del borgo storico, dove la tradizione la fa da padrone, via libera quindi a bombette, braciole di asino o polpette di carne.

Dopo un pranzo del genere ti consigliamo una passeggiata, ma se la voglia di qualcosa di buono ancora non si è placata, prendi la macchina e dirigiti verso Ceglie Messapica, per una merenda a base dei tradizionali biscotti cegliesi presidio slow food, tra le pasticcerie presenti ti consigliamo la Pasticceria della Nonna o I Dolci Della Tradizione.

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