Anche settembre è arrivato, e con lui – dopo la calca di agosto – la nostra bellissima Valle d’Itria torna ad essere un rifugio rilassante dove godersi il mare e la campagna, e, ovviamente, riscoprire antiche tradizioni.
#1 Vivere i giovedì di Ceglie Messapica
Se quando viaggiate amate scoprire le tradizioni più buffe non potete certamente perdervi i giovedì di Ceglie. Secondo la tradizione infatti, le famiglie che erano solite trascorrere il periodo estivo in campagna ogni giovedì di settembre si riunivano con parenti e amici per mangiare e ballare. Il pretesto era quello di consumare il vino vecchio contenuto nei capasoni per far posto a quello nuovo, che sarebbe appunto arrivato a breve dopo la vendemmia. Ancora oggi questa tradizione resiste e si ripete immutata nel tempo. Attenzione però, non tutti i giovedì sono uguali: il primo giovedì di settembre è dedicato alle donne, il secondo giovedì è dedicato agli amici e il terzo è dedicato a tutti i contadini: in questa occasione le donne erano solite “portare la serenata” al padrone, che, per dimostrare la sua benevolenza, regalava a tutti dei fichi e mezzo sacchetto di grano. Infine l’ultimo giovedì è dedicato ai soli uomini: in quest’occasione si consumano i “marrett”, le testine di capretto, e gli spiedini arrosto. L’ultimo giovedì era anche definito il “giovedì delle promesse”, infatti travolti dal clima di festa e di allegria, tutti promettevano di essere più disponibili verso gli altri, senza tenere conto delle varie differenze di classe sociale. E come si può facilmente immaginare il giorno dopo tutto tornava come prima!
#2 Partecipare alla vendemmia in Valle d’Itria
Quando giunge il periodo della vendemmia in Valle d’Itria si respira grande fermento ed aria di festa. Le campagne, le masserie, le aziende vinicole, i tanti contadini, tutti si preparano a raccogliere l’uva e a realizzare una delle eccellenze pugliesi: il vino.
La vendemmia è un’esperienza che ogni turista che visita la Puglia dovrebbe vivere in prima persona. È un rito antico che ci lega alla nostra terra e che come tale richiede sforzo, sudore, dedizione. I grappoli di uva infatti vengono tagliati manualmente dalla pianta assicurando così la scelta di quelli migliori. Non c’è nulla di meccanico, la selezione avviene su ogni singolo grappolo e richiede manualità. E i grappoli che non hanno raggiunto la giusta maturazione vengono lasciati appesi per diventare cibo per gli insetti o nutrimento per la terra, in un ciclo così continuo.
#3 Festeggiare la ‘Fiera della Bominella’ come un vero cistranese
Se siete in Valle d’Itria nel mese di Settembre non potete certo perdervi la Fiera della “Bomminella”, cioè della Madonna bambina che si tiene a Cisternino. Un tempo la fiera si svolgeva dall’8 settembre, giorno della nascita della Madonna, al 15 settembre. Oggi dura un solo giorno, l’8 settembre, e si svolge nella parte moderna della città, non molto distante dall’antica via che porta il suo nome. Una delle antiche tradizioni culinarie collegate alla Fiera cistranese è senza ombra di dubbio quella della cosiddetta cuppttedd’ (in italiano coppetta) della pecora in brodo che, sin dalle prime ore del mattino, le antiche macellerie di Cisternino, servivano ai loro avventori. Quest’antica usanza gastronomica nasce dall’abitudine che avevano gli ambulanti di passare la notte precedente la Fiera già a Cisternino, così da poter iniziare a vendere la propria mercanzia fin dalle prime luci del mattino. In questo modo potevano assaporare la cuppttedd’ prima di essere travolti dagli avventori della Fiera.
#4 Custodire i colori e i sapori dell’estate con le conserve
Settembre in Puglia fa rima con conserve: fichi, uva, melanzane, peperoni, pomodori, sono solo alcune delle prelibatezze che con piccoli e semplici accorgimenti potete gustare tutto l’anno, portando così un po’ della colorata estate nel grigio inverno.
Perciò se quando viaggiate vi piace immergervi nella cultura e nelle tradizioni locali, conoscere persone del posto e condividere momenti con altri viaggiatori, abbiamo l’esperienza adatta a voi. A Cisternino, nella splendida cornice del ristorante Giardini36 potrete, partecipare a “Sotto vetro: il gusto si conserva”, un corso pratico dedicato al mondo delle conserve dolci e salate per riscoprire la genuinità e la semplicità di molte preparazioni da gustare in famiglia o regalare agli amici grazie all’infinita varietà di frutta e ortaggi pugliesi.
PRENOTAZIONE ON LINE: https://www.tourbyme.it/attivita/puglia/laboratorio-conserve-marmellate
#5 Festeggiare i patroni di Alberobello: i santissimi medici Cosma e Damiano
Se siete in Valle d’Itria nel mese di Settembre non potete certo perdervi la festa patronale di Alberobello. Ogni anno dal 25 al 28 del mese di settembre, si festeggiano i santi medici Cosma e Damiano, e ogni anno si riversano folle di pellegrini che ancora oggi percorrono grandi distanze a piedi. Infatti in occasione della prima celebrazione, la notte a cavallo tra il 26 e il 27, migliaia di fedeli giungono dai paesi limitrofi a piedi per assistere alla prima messa che si tiene alle 4 del mattino. Per questo il giorno 27 viene comunemente indicato come la festa “dei pellegrini”, a cui segue, il giorno successivo, quella “dei paesani”.
Anche in questa occasione non mancano le luminarie che creano atmosfere magiche e surreali grazie ai colori e ai disegni che ogni anno i maestri artigiani realizzano. Al vespro vengono accese e il luogo dove poter ammirare al meglio questo spettacolo è senz’altro Piazza del Popolo, infatti dal Municipio inizia il lungo corridoio di luce, che giunge fino alla Basilica dei Santi Medici, percorrendo tutto Corso Vittorio Emanuele.