State pensando di organizzare una vacanza in Valle d’Itria a settembre e non siete sicuri che sia una buona idea? La nostra risposta è assolutamente si!
In Puglia a Settembre il clima è ancora pazzesco: nelle aree costiere, ad esempio, restano calde e anche abbastanza afose le ore centrali della giornata, mentre restano fresche e godibili le ore del tardo pomeriggio e della sera. Le massime, anche verso la fine del mese, difficilmente scendono al di sotto dei 25-27 gradi, soprattutto lungo i litorali.
Ovviamente a settembre non c’è la calca tipica di agosto, e questo vi permetterà non solo di godere appieno dei nostri litorali, ma anche di scoprire angoli nascosti e isolati, che spesso, nel traffico congestionato dell’estate non riusciamo nemmeno a notare.
Settembre è il momento migliore per godere delle bellissime campagne, dell’odore e del fresco degli ulivi e della macchia mediterranea.
Nei dintorni si passeggia volentieri tra i sentieri del Bosco delle Pianelle, preziosa zona boschiva di fragno, carpino nero e roverella, abitata dalla rara peonia (http://riservaboscopianelle.it/wp/). E si fanno due passi a Martina Franca, dopo Lecce, la seconda città barocca di Puglia e l’unica in Valle d’Itria dove si può ammirare l’estrosità del barocco accostato alla classicità dell’Ottocento.
Programmate una passeggiata nelle strade romantiche del centro storico per ammirare i palazzi signorili riccamente decorati dalla fantasia di abili scalpellini, che fra girali, volute, cariatidi, putti e ghirlande hanno esaltato la bellezza architettonica di ogni singolo angolo, anche quello più nascosto. Non potete lasciare Martina Franca senza aver assaggiato i deliziosi dolci dello storico Bar Tripoli, bar centenario situato a pochi passi dalla Basilica. Il nostro consiglio è di sedervi all’aperto e gustarvi un dolce “bocconotto” alla crema e amarena osservando il via vai continuo della piazza.
Se invece volete unire campagna e mare, Fasano è il vostro punto di partenza ideale, potete infatti raggiungere la costa percorrendo la strada provinciale Fasano-Savelletri, che è spettacolare: costeggiata da bellissimi ulivi secolari e muretti a secco potrete assaporare l’essenza delle nostre campagne. Proseguendo vi troverete ad ammirare lo scenario mozzafiato che corre lungo l’antica Via Appia fino a raggiungere le antiche rovine di Egnazia. Arrivati qui potrete visitare il polo museale oppure partecipare ad una delle escursioni e attività collegate agli scavi archeologici (https://www.egnazia.eu/).
A Torre Canne, frazione balneare di Fasano, ha inizio il bellissimo Parco Regionale delle Dune Costiere, un tripudio di canneti, dune sabbiose e macchia e vegetazione che digrada verso il mare. Il parco organizza passeggiate in bicicletta, escursioni a piedi e trekking a cavallo e con gli asini (www.parcodunecostiere.org).
Sempre nel territorio di Fasano, nella frazione di Speziale, potrete fare un tour gastronomico: nel caseificio Crovace si fa scorta di latticini freschissimi e si possono gustare panzerotti buonissimi.
Se desiderate rimanere sul mare da Torre Canne proseguite verso Ostuni e la sua zona balneare dove, grazie a un litorale lungo e sabbioso avrete solo l’imbarazzo della scelta, tra quale spiaggia e caletta prendere un po’ di sole. Torre Guaceto, Torre Pozzelle, Rosa Marina e Creta Rossa sono solo alcune delle spiagge che potrete trovare a Ostuni e dintorni. Se viaggiate con i bambini tra tutte vi consigliamo Lido Morelli e Cala Quarto di Monte, dove l’acqua che bagna la costa è completamente trasparente e poco profonda.
In zona, per godere appieno della campagna, vi consigliamo Masseria Brancati, una delle più antiche e originali di Puglia, dove potrete godere del sapere di Corrado Rodio – il proprietario – che vi accompagnerà in un magico viaggio attraverso la civiltà contadina e frantoiana dai Messapi ad oggi. La masseria presenta infatti un antico frantoio ipogeo con macina in pietra, cisterne, camino, scuderia e olivario e soprattutto uno spettacolare oliveto monumentale, dove potrete ammirare le forme scultoree che gli ulivi secolari assumono nel corso del secoli (https://www.masseriabrancati.com/).
Se siete in vacanza in Valle d’Itria non potete certamente perdervi ciò che più la contraddistingue: i trulli e i muretti a secco. Le campagne che circondano Alberobello, Locorotondo e Cisternino sono i luoghi migliori dove ammirare queste architetture tipiche, perdersi nelle campagne è una delle attività che vi consigliamo di fare, soprattutto nel mese di settembre quando grazie alla vendemmia la campagna si riempie di vita e colori. Si perché la vendemmia qua è davvero importante, è un rituale antico di condivisione e collaborazione, è il momento conclusivo di un intero anno di lavoro e soprattutto di fatiche!
Da Alberobello vi consigliamo di raggiungere Locorotondo, e quindi Cisternino. Potete procedere utilizzando la strada statale, più rapida, oppure raggiungere il borgo rotondo in modalità slow drive attraversando la campagna e passando prima dalla contrada Coreggia e poi da San Marco. Aggiungerete un paio di chilometri al percorso ma il paesaggio campestre che vi si aprirà davanti merita assolutamente un percorso un po’ più lungo. Lo stesso vi consigliamo di fare per raggiungere Cisternino, da Locorotondo è infatti possibile raggiungere il borgo passando attraverso la contrada Figazzano, dove per altro vi consigliamo di fare tappa presso il Conservatorio Botanico “I Giardini di Pomona”.
Infine se siete amanti delle due ruote, grazie al clima mite ma sicuramente poco afoso di settembre, potrete godere appieno del nostro territorio. Tra le varie opzioni vi consigliamo senz’altro la Ciclovia dell’acquedotto pugliese, il percorso ciclabile realizzato sui camminamenti del Canale Principale dell’Acquedotto Pugliese, il centenario fiume nascosto che dal 1906 trasporta l’acqua del fiume Sele dall’Irpinia alla Puglia. In pochi chilometri sarete inondati da una natura incantevole, con ponti-canali che attraversano la campagna alternata di trulli e campi coltivati. Immersi in un silenzio ipnotico vi sembrerà di essere tornati indietro nel tempo.
In alternativa potreste provare un altro tratto del percorso dell’acquedotto pugliese, quello che collega Fasano ad Alberobello, e che ha inizio dal Canale di Pirro, una grande depressione carsica il cui nome ha un origine non totalmente condivisa. Molte sono infatti le leggende che circolano attorno alla spiegazione di questo nome: forse derivante dal passaggio del re Pirro in Puglia o più probabilmente per la presenza di numerose cisterne, le pire, tipiche costruzioni circolari in pietra.
Questo percorso attraverso la maestosa opera idraulica offre panorami mozzafiato, inoltre incontrerete ben quattro ponti, di cui il più alto è il ponte di Monte Tondo dal quale è possibile ammirare tutt’intorno la natura incontaminata della macchia mediterranea, così ricca di colori caldi. Il percorso che segue l’acquedotto termina sull’imponente Ponte di Cecca situato ad una altezza di circa 400 metri sotto Monte Tondo. Un ponte suggestivo e panoramico dal quale è possibile ammirare i vigneti del Canale di Pirro e la Selva di Fasano.