
Martina Franca
Martina Franca, un’elegante cittadina unico esempio del barocco e del rococò pugliese in tutta la Valle d’Itria
La città è la più grande tra tutti i borghi della Valle d’Itria e rappresenta una splendida testimonianza dell’architettura barocca pugliese. Non appena metterete piede a Martina Franca vi renderete conto di trovarvi in un luogo completamente diverso, dove alle casette bianche tipiche della zona si alternano sontuosi palazzi, riccamente decorati con fregi, mascheroni, logge e balconi scolpiti in ferro battuto.
Più di una porta delle antiche mura della città dà accesso al centro storico di Martina Franca. L’ingresso principale alla città si trova sulla ottocentesca piazza XX Settembre, antica piazza del mercato. Varcata la porta vi troverete in Piazza Roma, dove non potrete non ammirare il Palazzo Ducale, mirabile esempio di architettura barocca. Costruito nel 1668, è uno scrigno d’arte che racchiude sale magistralmente decorate con affreschi settecenteschi. Oggi il Palazzo è sede del Comune di Martina Franca, ciò non impedisce tuttavia la possibilità di visitare le sale decorate tutti i giorni. Entrando nell’atrio dovete percorrere il grande scalone di rappresentanza che si apre sulla destra e raggiungere il Piano Nobile, quello che fu l’appartamento del Duca. Davanti ai vostri occhi apparirà un fuga di sale riccamente affrescate, che vi lasceranno di stucco. Imperdibili sono la sala dell’Arcadia, la stanza della mitologia e la stanza della Bibbia.
Proseguendo lungo le stradine che si dipanano nel centro storico incontrerete la Basilica di San Martino, patrono della città come è facilmente intuibile dal nome. La Basilica ha un’imponente facciata e sulla stessa piazza troverete altri mirabili esempi di edifici barocchi: il Palazzo dell’Università e la Torre Civica. Tra gli altri edifici barocchi vi segnaliamo Palazzo Martucci, Palazzo Motolese, Palazzo Maggi, Palazzo Ancona.
Proseguendo poco più oltre vi ritroverete in Piazza Maria Immacolata, chiamata dai locali i Portici, dalla forma ad emiciclo porticato e dalle forme neoclassiche, contraddistinta appunto da un susseguirsi di tredici arcate. Un altro scorcio suggestivo della città è la Lama, un bianco insieme di architetture spontanee chiamate case a “pignon” in dialetto.