Polignano a mare

Polignano a Mare (Pghgnen nel dialetto locale) è un comune italiano di 17.797 abitanti della provincia di Bari, in Puglia. Il nucleo più antico della cittadina sorge su uno sperone roccioso a strapiombo sul mare Adriatico a 33 chilometri a sud del capoluogo.L’economia del paese è essenzialmente basata sul turismo, l’agricoltura e la pesca.
Di notevole interesse naturalistico sono le sue grotte marine e storicamente importanti sono il centro storico e i resti della dominazione romana. Tra questi ultimi il ponte della via Traiana, tuttora percorribile, che attraversa Lama Monachile,
Dal 2008 al 2022  Polignano a Mare ha ricevuto la Bandiera Blu, riconoscimento conferito dalla Foundation for Environmental Education alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto in relazione a parametri quali la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici.

Il paese ha una storia molto antica, infatti sono state rinvenute tracce di presenza umana nella frazione di Santa Barbara risalenti al neolitico.Secondo alcuni studiosi, l’antica Neapolis potrebbe essere una delle due colonie che, nel VI secolo a.C., Dionigi II di Siracusa fondò sulle coste adriatiche, su un territorio abitato fin dal Paleolitico medio e superiore. I segni più evidenti della presenza dell’uomo risalgono al Neolitico, nella zona di Santa Barbara (VI – V millennio a.C.), e nell’Ipogeo Manfredi (IV millennio a.C.), uno degli insediamenti più significativi della Puglia centrale.Indagini archeologiche hanno rivelato l’esistenza di un villaggio risalente all’età del bronzo che, grazie alla sua posizione e ai suoi approdi naturali, divenne un importante scalo portuale. Nel II millennio a.C., l’approdo degli Iapigi spinse gli abitanti dei villaggi a trasferirsi nella zona dell’attuale centro storico. È anche attestata la frequentazione di questi luoghi da parte di mercanti corinzi e attici, soprattutto nell’età del ferro, quando la terra di Bari assunse la denominazione di Peucezia. Agli inizi del III sec. a.C., la zona di Polignano divenne importante punto strategico per Taranto, con cui aveva intessuto rapporti commerciali, come attestano alcuni pezzi del corredo funerario di una tomba scoperta nell’area del giardino vescovile, fatta indagare dal Vescovo, Monsignor Mattia Santoro, nel 1785.Fiorente centro di traffici, fu per i Romani, dal III sec. a.C., un’importante statio lungo la via che collegava Roma a Brindisi. Nel VI sec., Polignano fu sotto la giurisdizione dell’Impero d’Oriente di cui fu adottato la religione. Con l’avvento dei Normanni, che dominarono fino al 1194, il prestigio del paese crebbe, grazie anche all’opera dei Benedettini, presenti con due monasteri. La dominazione angioina rese ancora più fitti i rapporti commerciali con altri centri costieri e molti uomini d’affari e mercanti, anche veneziani, elessero Polignano a loro dimora. Durante la dominazione aragonese, le attività commerciali si svilupparono sotto il controllo di espertissimi mercanti veneziani. Furono erette opere di difesa del paese, ad iniziare dalla costa. Il paese fu più volte visitato da reali: nel 1797, Re Ferdinando, accompagnato da sua moglie e da suo figlio, vi si fermò durante il viaggio per Lecce e, dopo 10 anni anche il Re Giuseppe Bonaparte vi fu ricevuto con grandi feste.Abolita la feudalità, Gioacchino Murat volle visitare il Regno di Napoli, compresa Polignano, per potenziarne le capacità militari. Attualmente è un fiorente centro turistico, agricolo e artigianale.